Per il Salone Internazionale della Ceramica 2022, noi di Refin abbiamo deciso di stupire il nostro pubblico con grandi novità e una nuova location. Sempre alla ricerca del rinnovamento e dell’innovazione ci presentiamo al Cersaie 2022 in un nuovo stand ripensato e ampliato, nel padiglione 30, la cornice perfetta per accogliere le nuove emozionanti collezioni firmate Refin.
Da sempre perseguiamo il nostro approccio alla ricerca di prodotto e al processo creativo che trae ispirazione dalla tradizione Italiana con l’intento di valorizzare il patrimonio artistico, architettonico e culturale del Paese.
Pur mantenendo questo fil rouge, estremamente identitario, anche nella nuova collezione Canal Grande, le altre novità presentate da Refin si spingono oltre, sconfinando da un lato nelle valli della Borgogna, con Sublime, e dall’altro esplorando un nuovo mood post-industriale con Feel, invitandoci così ad un viaggio a tappe nell’estetica contemporanea.
Fra le protagoniste assolute del Cersaie, Canal Grande è ispirata all’anima più glamour di Venezia e alla cultura nautica della celebre città. Un omaggio alla magica atmosfera della laguna con un chiaro protagonismo del mogano, il materiale tradizionalmente impiegato per la costruzione di barche, motoscafi di lusso e dei famosi taxi veneziani. La collezione è frutto di una ricerca svolta dai nostri Tile Designer alla scoperta delle eccellenze artigianali del settore nautico.
FEEL
Un prodotto di matrice e ispirazione industriale che rivela inaspettate sensazioni tattili. Feel reinterpreta il valore estetico di un materiale famigliare come il cemento, proponendosi omogeneo e compatto, quasi solenne, per poi rivelare il dinamismo generato da piani materici che si rincorrono senza soluzione di continuità. Essenziale nel suo rigore, svela un carattere estremamente contemporaneo.
SUBLIME
Sono i profumi e i colori della Borgogna ad ispirare ed esprimere l’anima più pura di Sublime, un omaggio ai paesaggi di una delle più affascinanti zone della Francia meridionale. La collezione si rifà ad una pietra rarissima di origine calcarea, tipica di quelle zone e oggi introvabile. Un tentativo di recuperare l’estetica di quei luoghi in cui la vita è più lenta e sopravvive un rapporto intimo con una natura rigogliosa.