Nell’individuare il tipo di piastrella ideale per il progetto che abbiamo in mente è necessario valutare aspetti tecnici ed estetici.
Caratteristiche tecniche
Le caratteristiche tecniche sono quelle necessarie perché il materiale svolga in modo adeguato e affidabile la sua funzione. Esse possono essere divise in alcune categorie, caratteristiche:
- di regolarità
- strutturali
- meccaniche massive
- meccaniche superficiali
- termo-igrometriche
- chimiche
- di sicurezza
Le caratteristiche di regolarità
Le caratteristiche di regolarità definiscono l’idoneità di un lotto di piastrelle a consentire la piastrellatura “regolare”, o esente da “irregolarità” quali avvallamenti o gobbe, gradini tra piastrelle adiacenti, percorso irregolare delle fughe.
Le caratteristiche strutturali
Le caratteristiche strutturali descrivono la struttura del materiale di cui la piastrella è costituita: in particolare, la porosità della piastrella. La misura della porosità è l’Assorbimento d’acqua, che raggiunge i valori più bassi nel grès porcellanato. Valori più elevati si riscontrano invece nella monoporosa, nella maiolica, nel cottoforte e nel cotto.
Le caratteristiche meccaniche massive
Le caratteristiche meccaniche massive indicano la resistenza ai carichi (come ad esempio il peso delle persone e dei mobili sul pavimento) cui la piastrellatura dovrà resistere. Sono dette “massive” perché coinvolgono la piastrella nella sua “massa”, e per distinguerle dalle caratteristiche “superficiali” che descrivono la superficie. Le caratteristiche meccaniche sono la resistenza a flessione e il carico di rottura a flessione. La prima attiene al materiale di cui la piastrella è costituita, ed è direttamente proporzionale all’Assorbimento d’acqua. Il carico di rottura è invece una caratteristica della piastrella già formata, con la sua struttura e le sue dimensioni. Essa è quindi direttamente proporzionale allo spessore. Altra caratteristica di questa categoria è la resistenza all’impatto.
Le caratteristiche meccaniche superficiali
Queste caratteristiche riguardano la superficie di esercizio della piastrella, associate alla resistenza ai graffi, alle scalfitture, allo scalpiccio, al deterioramento ad opera di corpi duri che si muovono sulla superficie stessa o a contatto con essa. Esse sono proprie soprattutto dei pavimenti. La più rilevante è la resistenza all’abrasione che mostra la misura della piastrella a consumarsi (nel caso sia non smaltata) o a cambiare il proprio aspetto visivo (nel caso sia smaltata) a causa delle azioni suddette. Nelle piastrelle non smaltate questo valore aumenta con il diminuire dell’assorbimento dell’acqua ed è quindi alto nel grès porcellanato. Lo stesso valore può comunque variare a seconda che vengano effettuati trattamenti: nel caso del cotto, l’impregnazione con sostanze diverse, naturali o sintetiche; nel caso del grès porcellanato, la levigatura e la lucidatura. Nelle piastrelle smaltate la resistenza all’abrasione dipende esclusivamente dallo smalto. Quelli più chiari mostrano maggiormente gli effetti dell’usura, anche per la più complessa pulibilità.
Caratteristiche termo-igrometriche
Le caratteristiche termo-igrometriche indicano la resistenza a particolari condizioni di temperatura (“termo”) e di umidità (“igrometriche”), come la resistenza agli sbalzi termici, la resistenza al gelo e, per le sole piastrelle smaltate, la resistenza al cavillo. I bruschi sbalzi di temperatura (come quando poniamo sul ripiano piastrellato di una cucina un recipiente caldo) e l’esposizione al gelo non debbono produrre alcun danno nella piastrella. La resistenza al gelo dipende molto dalla porosità o assorbimento d’acqua. Più basso sarà quest’ultimo, più basse saranno le probabilità di danni da gelo. Per cavillo si intende la comparsa di sottili fessurazioni dello smalto, favorite da alcune condizioni costruttive e ambientali. La resistenza al cavillo dipende dalla composizione dello smalto. Ve ne sono quindi di più e meno a rischio. Altre caratteristiche termo-igrometriche sono la dilatazione termica e la dilatazione all’umidità, vale a dire la misura di quanto possono aumentare le dimensioni delle piastrelle se esposte a livelli più elevati di temperatura e umidità. Per quanto riguarda la prima non si riscontrano significative differenze tra i vari tipi di piastrelle, anche se essa può aumentare ove vi sia abbondanza della fase vetrosa, vale a dire nei prodotti a supporto maggiormente compatto, greificato. La dilatazione all’umidità è invece in generale correlabile all’assorbimento d’acqua, anche se si notano oscillazioni piuttosto ampie, causate probabilmente dagli effetti di altre caratteristiche microstrutturali, come la natura e la distribuzione delle diverse fasi presenti.
Le caratteristiche chimiche
Le caratteristiche chimiche sono la resistenza alle macchie, la resistenza ai prodotti di uso domestico e la resistenza agli acidi e alle basi. La resistenza all’attacco chimico è tanto più elevata quanto maggiore è la porosità della piastrella. Discorso diverso per i prodotti smaltati, in cui la superficie di smalto è certamente efficace nel rendere la superficie di esercizio compatta e inassorbente. La resistenza diminuisce in presenza di colorazioni e decori caratterizzati da un’apprezzabile sensibilità agli agenti aggressivi soprattutto acidi. Ottima è invece la resistenza nei prodotti non smaltati, come il grès porcellanato.
Le caratteristiche di sicurezza
Le caratteristiche di sicurezza sono quelle che si riferiscono ai rischi infortunistici o di tipo sanitario nell’impiego delle piastrelle. La principale di esse è la resistenza allo scivolamento, fondamentale per ambienti esterni, pubblici e industriali. Questa caratteristica è inversamente proporzionale al coefficiente di attrito della superficie. Altra caratteristica è la cessione di piombo e cadmio (metalli talvolta contenuti negli smalti), che deve essere particolarmente controllata nel caso di contatto con sostanze destinate all’alimentazione, ad esempio nei piani di lavorazione delle cucine.